In una società  stereotipata, in cui ogni individuo assolve una precisa incombenza, quale compito spetta all'artista? E' semplicemente un soggetto avulso da condizionamenti che ci racconta le sue visioni, le sue perversioni? E' artista colui che attraverso il suo sguardo ci offre la chiave di lettura dell'essere umano? Oppure ancora l'artista è un cronista del tempo che viviamo che lascerà  traccia del nostro presente?

Il mio sentimento artistico probabilmente si avvicina a quest'ultima ipotesi, resta dunque da capire, a questo punto, il metodo scelto per soddisfare l'esigenza di raccontare.

Fossi stato un fervente naturalista avrei certo trovato conforto in lunghe sedute bucoliche nella campagna maremmana, avrei intriso i pennelli dei colori propri delle stagioni per rappresentare con sincera fedeltà  l'amabile creato; fossi stato un generatore compulsivo di istantanee avrei raggiunto i luoghi più improbabili, le popolazioni più singolari o magari gli animali più inavvicinabili in cerca dello scatto perfetto ma, per osservare con attenzione questa nostra società , per cercare di coglierne gli aspetti fondanti, ho presto capito che il luogo sicuramente più adatto dove concentrare la mia ricerca, è la città , straordinario contenitore di esperienze umane.

In un'epoca in cui la propaganda commerciale si è fatta religione, ogni immagine, ogni suono, ogni messaggio risponde alle necessità  della mia ricerca; a differenza di uno street artist che lascia sul tessuto urbano il proprio segno, io raccolgo quanto è stato già  depositato sui muri. Lungo le strade raggruppo vecchi manifesti, effimeri oggetti, ogni elemento che possa descrivere il nostro tempo, ogni traccia o scritta che possa suscitare un ricordo o un'emozione, per poi tradurli in dipinti.

Sulle mie tele prendono vita elementi solitamente lontani dal concetto di "Opera d'Arte": calce, bitume, colle e prodotti industriali si fondono a ritagli di manifesti, le combustioni e le applicazioni conferiscono un aspetto verosimile a un muro metropolitano, l'uso misurato dei colori, infine, rende armoniosa ed equilibrata la composizione.

Le mie opere dunque vanno intese come istantanee di un tempo presente di cui si è già  persa la memoria.

PRINCIPALI ESPOSIZIONI (collettive/personali)

ottobre 2010 "ottobrArte", Museo Ignazio Cerio, Capri (Na).

marzo 2011 "ab-OVO", presso Castel dell'Ovo, Napoli.

giugno 2011 "GenovArte", Palazzo Stella, Genova.

marzo 2012 "più Falso del Vero", Museo Civico al Maschio Angioino, Napoli.

marzo 2012 Intervento di riqualificazione del sottopasso della stazione Ferroviaria di Milano Porta Garobaldi (uscita via Pepe).

aprile 2012 per l'America's Cup "Vele d'Arte", Castel dell'Ovo, Napoli.

giugno 2012 "Seconda Rassegna d'Arte Contemporanea", Casa dei Carraresi, Treviso.

luglio 2012 "Vele d'Arte", Coronari 111 Art Gallery, Roma.

Settembre 2012 4° concorso di Pittura "Il risveglio dell'arte", premio speciale Fondazione Jeos -Urban Style- Limena (Pd).

dicembre 2012 "Premio Amalfi", Galleria delle Cornici, Venezia.

gennaio 2014 "ExpoWikiarte", Galleria Wikiarte, Bologna.

giugno 2014 Intervento di riqualificazione del sottopasso ferroviario della stazione metropolitana di Milano Greco Pirelli.

agosto 2014 Intervento di riqualificazione del sottopasso ferroviario della stazione di Bassano Del Grappa (Vi).

settembre 2014 "Light & Shadow", Galleria M4A, Milano.

marzo 2015 Personale presso Bang & Olufsen, Padova.

maggio 2015 Personale "Le calli in una stanza" presso Palace Bonvecchiati, Venezia.

maggio 2015 Realizzazione di un'opera celebrativa per l'intitolazione dell'aula magna dell'Istituto Remondini al magistrato Paolo Borsellino, Bassano Del Grappa (Vi).

luglio 2015 "Quant'è bella giovinezza", Scuderie di Palazzo Aragona, Vasto (Ch).

luglio 2015 "L'opera si riveste d'Arte", opening presso Matilda Club, Jesolo (Ve).

agosto 2015 Personale "Insoliti panorami", presso Casa ex Sivocci, Conco (Vi).

dicembre 2016 "The slow disappearance of meaning and truth", PARATISSIMA12, Milano.

aprile 2018 Festival Urbs Art 2018 | CONCRETA-FESTASTREETART presso l'Accademia d'Ungheria di Roma, live performance come artista invitato.

giugno
settembre 2022 "Parla piano, di silenzi e censura" personale presso Galleria N.O.A. Roma



PUBBLICAZIONI

marzo-aprile 2011 EIKON Arcmagazine (Federcritici).

dicembre 2011 "RACCONTI D'ARTE", a cura di Accademia Della Bussola.

Carlo Inglese nasce a Foggia nel 1976.

Artista eclettico, sublima l'urgenza pittorica in tele dall'affascinante caos cromatico, l'uso misurato del dripping, i decollage e le combustioni, conferiscono alle sue opere un sapore urbano, iscrivendolo nella corrente artistica alla quale lui stesso dichiara l'appartenenza: la Street Art.

Nel febbraio del 2010 rende pubblica la sua passione esordendo con la prima personale a Bassano Del Grappa, di lì a poco entrerà  a far parte del panorama artistico contemporaneo esponendo in luoghi come castel dell'Ovo e il museo civico Maschio Angioino a Napoli, museo Ignazio Cerio a Capri, e proponendo le sue opere in prestigiosi spazi espositivi quali: palazzo Stella a Genova, casa dei Carraresi a Treviso, e in diverse gallerie di Lecce, Roma, Torino, Padova, Firenze, Milano e Venezia.

Il suo lavoro, inoltre, viene riconosciuto in importanti progetti di riqualificazione urbana, tra i principali interventi citiamo i murales eseguiti nei sottopassi delle stazioni ferroviarie di

• Milano Porta Garibaldi (uscita via Pepe)
• Milano Greco Pirelli
• Bassano Del Grappa

Ad oggi Carlo Inglese svolge la sua attività  fra le città  di Roma, Milano e Venezia.