" Fare Arte è la capacità di trasformare, attraverso una particolare sensibilità, un concetto del pensiero o un'emozione dell'anima rendendo visibile ciò che a volte non lo è. Arte è terapia dell'anima "
Spesso nella creazione artistica come anche nella vita di ciascuno ci si ritrova a sognare ad occhi aperti, fantasticando su vite immaginarie, costruendo con la mente realtà piacevoli che ci portano altrove, dove niente ci può fare male e tutto sembra possibile. Anche se il vissuto quotidiano ci riporta con i piedi per terra, possiamo comunque utilizzare i nostri sogni come medicina per affrontare le difficoltà della vita. Ogni viaggio, anche quello creativo, parte da un punto preciso per arrivare attraverso un percorso di ricerca quasi mai facile e scorrevole, verso la consapevolezza più o meno chiara di una propria idea di mondo. La selezione di opere presenti vuole ripercorrere alcune tappe di questa mia ricerca creativa per permettere a chi vuole osservare le opere di venire trasportato al cuore di una narrazione figurativa e suggestiva attraverso ritratti, atmosfere e ispirazioni che sottolineano una visione sognante della realtà e dell'animo umano, impregnata di significati simbolici e spirituali. Dalle mie creazioni spesso esce il mio lavoro perenne su me stessa, perchè credo fortemente che la felicità intesa come realizzazione del proprio essere sia dovuta al lavoro che una persona ci mette nel cercare di migliorarsi ogni giorno. Spesso non ci sentiamo felici perchè ci aspettiamo dagli altri qualcosa che possiamo trovare solo in noi stessi. E la ricerca più importante che ognuno dovrebbe fare è tendere a trasformarsi giorno dopo giorno in una persona migliore nei rapporti con gli altri e con se stessi. Abbiamo bisogno di diventare AMORE o meglio di ritrovare quella parte di noi che ne è piena e annaffiarla, farla fiorire, perchè possa così riempire il nostro animo di bellezza.
Critiche
"In Trentino-Alto Adige, in provincia di Trento, presso la confluenza del fiume Sarca di Genova
con il Sarca di Campiglio, sorge un bellissimo e sereno paesino con poco più di tremila anime,
ovvero, il paese di Pinzolo. In questa ovattata località fra l'incanto delle cime del Brenta,
dell'Adamello e della Presanella, vive e lavora la pittrice Binelli Roberta. Considerata dalla critica
di stile iperrealista. Una nuova tendenza, che ha portato in arte un aggiornamento da
considerarsi degno di dovuta riflessione. La Binelli muta e cambia la realtà in elaborazione di
forme, alle volte dolcissime, alle volte drastiche e drammatiche, dipinte al di fuori di una vera
considerazione, è quanto si deduce, analizzando la pittura di questa brava artista. C'è
un'esistenza, nell'artista Binelli, totalmente dedicata alla pittura, all'arte, come forma di vita, ma
c'è d'altronde anche un animo tutt'altro che esibizionista. Le figure dal timbro esotico, l'omaggio
al grande Louis Armstrong, pitture d'arte sacra, oppure opere drammatiche, come il rientro del
pescatore in un giorno tetro e cupo, paesaggio tra l'altro d'ottima fattura, presenta un'artista
dalla solida preparazione. Tutto questo si avverte nella correttezza, nella completezza di un'arte
che non ha bisogno di molto per manifestarsi a chi vi si accosta. Si avverte nella pittura di
questa silenziosa artista, anche attraverso l'orlata linea disegnativa che impegna soavi
sinuosità , angoli morbidi, toni delicati oppure irruenti, come tempeste all'interno del proprio
animo, quasi sempre molto riflessiva e di poche parole. Lo stesso dove il pennello infonde
preziosità , e brillantezza alla natura e crea infine, il tono adatto, alla sottocutanea trama
psicologica, sulla quale si basa l'efficacia propositiva dell'arte di Binelli Roberta."
Bruno Tosi , ottobre 2008
La suggestiva narrazione figurativa dell'artista Roberta Binelli richiede una visione contemplativa che sappia interpretare il suo messaggio visivo nella meditazione dell'esistenza celebrata nella magnificenza di volti e sinuose figure femminili da ammirare nella loro classica ed enigmatica bellezza. Infatti, la sua radice umorale è legata alla realtà delle cose, mettendo in evidenza negli
intensi ritratti di donna la sua splendida pittura pervasa da un'intensa carica emozionale nell'unità tonale, in cui le fluide pennellate inseguono forme dalla classica e lirica bellezza nella morbidezza dei toni e nei raffinati contrasti cromatici, che determinano un senso di fascino nell'incanto delle
immagini. Le basi tecnico-espressive delle sue opere d'arte manifestano un ampio arco di
stilemi, dall'Impressionismo, seguendo la lezione di Cà©zanne nella riedificazione a memoria dei paesaggi e nelle infinite suggestioni della luce nel colore, in cui si svela l'armonia delle forme, tra i virtuosismi cromatici nelle pregiate sintesi di valori espressivi, che progrediscono verso una
raffigurazione onirica che stravolge la connotazione percettiva del reale nella poetica
dell'immaginario. Così, si susseguono sinuose figure femminili e volti enigmatici che mostrano un misterioso fascino, provocando turbamento e stupore come se gli sguardi svelassero la sensazione di un arcano da scoprire. Ecco perchè, l'autentica arte pittorica di Roberta Binelli nella sua dimensione lirica e romantica, rivela complesse implicazioni psicologiche e sentimentali che rispecchiano la volontà di smascherare le convenzionalità dell'odierna società , contemplando quel mondo ignoto ed
invisibile dell'universo donna tra gli echi interiori. L'esecuzione dei visi è sempre accurata in un realismo che diviene quasi fotografico del volto, assumendo però significati simbolici, mentre avanza il ricordo che affiora nelle visioni pervase da una bianca luce verso una dimensione fantastica, ma direi spirituale. Si tratta, quindi, di un'abile tecnica-espressiva nell'evocazione di un'arte ottocentesca rivolta al versante francese, da Renoir a Degas, che mostra una particolare luminosità impressionista, dove le armoniose forme e morbidi drappeggi si dissolvono nella luce con una ricerca grafica nell'essenzialità formale, mentre progredisce nell'eterna idea di bellezza e nella imponderabilità di uno sguardo come riflesso speculare dell'anima. Ecco che allora, raffinate tonalità , tra i rosati antichi e smorzati, gli azzurri luminosi, i bianchi screziati e perlacei nella dialettica del nero, colorano di sentimenti le figure femminili, mentre appare l'incantevole visione nella sua eterea bellezza, dove si rivela una indiscussa autorità nel campo ritrattistico che nella continuità storica, evidenzia un'arte che appartiene all'odierna cultura avveniristica orientata sempre verso nuove ed originali forme espressive. Ecco perchè, gli sguardi enigmatici e le armoniose figure si rivolgono direttamente allo spettatore, provocando un senso di sgomento tra atmosfere quasi irreali, in cui la narrazione figurativa assume un significato simbolico che s'inoltra nella dimensione esistenziale dell'autrice, tra sogno e realtà in una espressione di memoria e di intelletto. Sta qui il pregio nei dipinti dell'artista Roberta Binelli: l'immagine di donna non è solo bellezza estetica, dove l'effetto visivo diviene nella luminosità incanto nel fascino dell'armonia, ma linguaggio dello spirito, aprendoci, così, tra gli orizzonti accesi nelle ombre della sera un varco alla sognante fantasia dell'autrice nella limpidezza dei suoi sentimenti.
Carla d'Aquino Mineo, settembre 2017
Biografia
Roberta Binelli nasce a Rovereto (TN) il 15-02-1982 e dopo il Liceo frequenta a Milano la Facoltà di Scienze della comunicazione e dello spettacolo IULM, laureandosi nell'aprile del 2005 in Scienze turistiche: managment, culture e territorio. L'esperienza milanese, insieme a quella altrettanto significativa al MART di Rovereto dove ha lavorato partecipando alla promozione della grande mostra "il Bello e le Bestie", preparano il terreno per comprendere quanto sia fondamentale l'arte nella sua vita. Dalla metà del 2005 lavora proponendo opere pittoriche insieme a decorazioni floreali per mobili e arredi dal 2006 partecipa a mostre collettive d'arte. La svolta arriva nel 2007 attraverso l'incontro con il maestro Bruno Tosi, dal quale nascono opere in acrilico iperrealiste, oggetto di critica e quotazioni. Nel 2014 conosce l'artista spagnolo Ruben Belloso Adorna, mastro pastellista di grande fama, dal quale apprende la tecnica del pastello secco e ne eredita passione e competenza. In particolare nel campo della ritrattistica la ricerca creativa si fa sempre più intensa e tendente ad un realismo accentuato ma che rimanda sempre ad una suggestiva figurazione dell'animo umano. L'amore per i pastelli crea l'occasione per un altro incontro molto significativo, quello con i Madonnari. Da questa tipologia di arte di strada acquisisce la capacità di intendere l'arte sacra non solo per la tematica ed il significato che esprime ma anche per il sacrificio che l'artista compie nell'esecuzione dell'opera e per il dono del proprio talento verso gli altri.